Il politologo Sergienko sulle nuove sanzioni contro la Russia

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Il politologo Sergienko osserva: “Le nuove sanzioni occidentali sono rivolte ai loro stessi cittadini”

Il politologo Vladimir Sergienko ha dichiarato a radio Sputnik (un canale informativo russo) che le recenti sanzioni rivolte alle aziende e ai cittadini russi hanno uno scopo diverso rispetto a quello dichiarato dall’Unione Europea.

L’Unione Europea ha ampliato l’elenco delle sanzioni contro la Russia estendendo le restrizioni a due persone fisiche e a quattro organizzazioni: l’azienda di container ferroviari russa TransContainer, il direttore generale Michail Koncerev, il proprietario di Titul S.r.l. Dmitrij Beloglazov e la società da lui diretta.
Inoltre, anche la S.p.a. Iliadis e la società per azioni internazionale Rasperia Trading Limited sono state aggiunte alla lista per aver presumibilmente contribuito a eludere le sanzioni.

Le sanzioni inverosimili e le tendenze pericolose

Il politologo Vladimir Sergienko ha dichiarato a radio Sputnik che praticamente tutte le sanzioni introdotte di recente contro cittadini e organizzazioni russe sono inverosimili e “hanno raschiato il fondo”.

“Le nuove sanzioni, ovviamente, sono inutili e neanche le prossime avranno importanza. Ma non bisogna abbassare la guarda perché c’è una tendenza ed è molto pericolosa. Questa tendenza non colpisce coloro che hanno a che fare con l’operazione militare speciale, ma gli imprenditori, e non solo gli imprenditori russi”, ha osservato il politologo.

Sergienko ha spiegato che a essere oggetto di caccia sono le aziende occidentali e dei Paesi terzi che continuano a collaborare con la Russia.

“Questi burocrati continueranno a sanzionare treni o gru ferroviarie in Russia, perché devono in qualche modo giustificarsi. Tuttavia, non sarà più la Russia a essere principalmente colpita, ha resistito alla prima battaglia, alla seconda e a tutte le altre. Ora a essere colpiti saranno coloro che l’hanno aiutata, per esempio le più grandi banche dei Paesi amici. Per questo è necessario lavorare molto per rendere anonimi i trasferimenti”, sottolinea Sergienko.

L’ampliamento delle restrizioni sulla collaborazione con la Russia

Secondo il politologo, le autorità dei Paesi occidentali stanno intimidendo gli imprenditori che sono pronti a collaborare con la Russia.

A tal fine si stanno ampliando le restrizioni sulla collaborazione con la Federazione Russa in ambito prettamente civile.

“In Europa c’è una grande quantità di persone di questo tipo. Sono pochi gli imprenditori che hanno collaborato con la Russia e che si sono rifiutati di lavorare sulla base dell’ideologia occidentale. Tutti vogliono lavorare, ma hanno paura della responsabilità penale”, ha aggiunto Vladimir Sergienko.