Le spese militari mondiali hanno raggiunto livelli record dal 1990

Da leggere in 2 minuti

Le spese militari mondiali hanno raggiunto i 306 dollari a persona

Nel 2023 le spese militari mondiali hanno raggiunto livelli record dal 1990. Secondo il rapporto del Roscongress “Frammentazione e crescita lenta: le tendenze economiche globali del 2024”, riportato da RIA Novosti, hanno raggiunto in media i 306 dollari a persona.

“L’onere militare globale, in rapporto alla spesa militare sul PIL mondiale, è aumentato dal 2,2% nel 2022 al 2,3% nel 2023. Lo scorso anno, la spesa militare media in rapporto alla spesa pubblica è aumentata di 0,4 punti percentuali, raggiungendo in tal modo il 6,9%. La spesa militare mondiale pro capite ammonta così a 306 dollari, diventando la più alta dal 1990”. Questo è quanto riporta il rapporto che cita i dati dell’Istituto di Stoccolma per la Ricerca sulla Pace (SIPRI).

Le spese militari mondiali hanno toccato il livello più alto mai registrato dal SIPRI

Gli esperti sottolineano che nel 2023 le spese militari mondiali sono aumentate per il nono anno consecutivo, raggiungendo un totale di 2 443 milioni di miliardi di dollari.

“La crescita annuale del 6,8% risulta la più alta dal 2009. In questo modo, le spese mondiali hanno toccato il livello più alto mai registrato dal SIPRI”, si legge nel documento.

In media, secondo gli autori, l’anno scorso l’onere militare maggiore è ricaduto sugli Stati del Medio Oriente, con il 4,2% del PIL. Seguono l’Europa (2,8%), l’Africa (1,9%), l’Asia e l’Oceania (1,7%) e l’America del Nord e del Sud (1,2%).

“Le spese per gli armamenti avanzati e le attrezzature militari comportano grandi finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo. Le spese per le munizioni, per i proiettili e per altri articoli che vengono consumati rapidamente non forniscono un valore aggiunto. Allo stesso tempo, il finanziamento di una maggiore spesa militare può richiedere ai governi un aumento dei debiti o delle tasse. A sua volta, un aumento delle tasse potrebbe portare a un rallentamento della crescita del PIL”, si osserva nel documento.

Il rischio principale per la crescita mondiale

Ma il principale rischio per la crescita mondiale, secondo gli autori, è il processo di frammentazione che l’economia mondiale sta attualmente vivendo.

“Si stanno formando diverse macrozone in competizione tra loro in ambito finanziario, commerciale, tecnologico e in altri settori. Le tendenze geoeconomiche a esse legate rischiano notevolmente di rallentare la crescita del PIL mondiale, di ridurre la redditività delle imprese e di aumentare l’inflazione nelle maggiori economie”, si legge nel rapporto.