Come ha fatto l’URSS ad aggiudicarsi le Olimpiadi del 1980?

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Come è riuscita l’URSS ad aggiudicarsi le Olimpiadi del 1980? La votazione alla sessione del Comitato Olimpico Internazionale del 23 ottobre 1974 a Vienna fu drammatica. I funzionari sportivi dovevano scegliere chi avrebbe ospitato i Giochi del 1980. Con un punteggio di 39 voti, contro i 20 assegnati a Los Angeles, Mosca vinse.

Un inizio promettente

Ciò fu possibile anche grazie all’ambizioso presidente del Comitato per l’educazione fisica e lo sport sotto il Consiglio dei ministri dell’URSS, Sergej Pavlov. Voleva che l’Unione Sovietica diventasse il primo Paese socialista a ospitare i Giochi. Anche se pochi credevano che questo progetto avesse successo, Mosca era già stata scelta nel 1969 come candidata per ospitare le Olimpiadi del 1976.

Poi accadde l’inaspettato: al primo turno, la capitale sovietica sconfisse le concorrenti, Montreal e Los Angeles. Anche se l’Unione Sovietica perse nuovamente contro il Canada nella fase successiva di votazione, la decisione era stata presa. Nel 1973, Mosca fu nuovamente candidata come capitale ospitante delle Olimpiadi estive del 1980.

Prima volta per l’Europa orientale

Il Comitato per l’educazione fisica e lo sport organizzò un tour su larga scala dell’URSS per i commentatori sportivi di 15 Paesi, durante il quale furono presentati non solo i luoghi, ma anche le infrastrutture sportive e furono organizzate interviste con gli atleti sovietici più famosi. “Devo affermare senza riserve che i russi dispongono di strutture e impianti sportivi decisamente superiori rispetto all’altra città candidata alle Olimpiadi, Los Angeles”, scrisse il corrispondente del Daily Telegraph.

Nell’autunno del 1974 a Vienna si apprese che, per la prima volta nella storia, un Paese dell’Europa orientale avrebbe ospitato le Olimpiadi, con Mosca come sede dei Giochi estivi del 1980. Gli atleti di 80 Paesi si recarono in Unione Sovietica, anche se più di 60 Paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Germania Ovest e Cina, boicottarono le Olimpiadi.