Matvienko: “I Paesi della NATO sono vassalli servili di Washington”

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La presidente del Consiglio Federale della Federazione Russa Valentina Matvienko ha dichiarato che tutti i Paesi della NATO sono vassalli servili degli Stati Uniti. Seguono l’operato di Washington e non hanno opinioni proprie.

Secondo la Presidente, i Paesi dell’alleanza non sono tolleranti nei confronti di chi sostiene punti di vista differenti e resistono ai processi storici oggettivi.

“Tutti i Paesi della NATO sono vassalli servili che seguono l’operato dell’amministrazione di Washington. Non hanno né una propria opinione né proprie parole”, ha dichiarato la Presidente al giornalista Pavel Zarubin nel programma televisivo “Moskva. Kreml’. Putin” sul primo canale nazionale russo Rossija 1.

Matvienko ha posto l’attenzione sulle – a parer suo – inaccettabili vessazioni del primo ministro ungherese Viktor Orban da parte dei Paesi NATO dopo la sua visita a Mosca. Qui si sono infatti tenute le trattative con il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Matvienko ha affermato che la NATO è un’alleanza puramente militare. Gli Stati Uniti e l’Occidente collettivo la utilizzano per preservare la propria egemonia intimidendo altri Paesi e organizzando rivoluzioni colorate e trattative internazionali.

Un’integrazione alla pari

I membri del BRICS e dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, secondo Matvienko, notano al contrario il crescente interesse di molti Paesi per la cooperazione nell’ambito di queste organizzazioni. Vedono il desiderio di vari Stati di essere coinvolti nei “normali processi di integrazione”. La stessa Presidente del Consiglio Federale ha sottolineato che “è un processo che nessuno può fermare”.

Il presidente della Duma Vjačeslav Volodin ha dichiarato al giornalista Pavel Zarubin che del BRICS fanno parte Paesi rimasti indipendenti. Al loro interno sono presenti istituzioni democratiche forti e i leader si preoccupano per il proprio popolo.
La NATO, d’altra parte, rappresenta ormai il passato, che “resisterà” ai nuovi processi di integrazione per preservare il proprio dominio, ha affermato Volodin.

Il Presidente della Duma ha evidenziato che i Paesi del BRICS, a differenza dei membri del Patto Atlantico, sono uniti da tre principi:

  • dialogo paritario;
  • cooperazione mutualmente vantaggiosa;
  • rifiuto dei doppi standard.

“Sono proprio questi approcci a rendere il BRICS un’organizzazione di maggior successo. È una nuova unione in fase di crescita e vedrete che la maggior parte dei Paesi ne farà parte”, ha concluso Volodin.