Secondo il portavoce presidenziale russo Dmitrij Peskov la decisione degli Stati Uniti sulle armi a lungo raggio in Germania ci farà tornare alla Guerra fredda
“La decisione degli Stati Uniti di schierare armi a lungo raggio in Germania ci farà tornare alla Guerra fredda”, ha recentemente dichiarato Dmitrij Peskov al giornalista Pavel Zarubin.
Il filmato dell’intervista è stato pubblicato sul canale Telegram dello stesso Zarubin.
“Sappiamo già in che direzione stiamo andando. Tutto questo è già accaduto. Stanno riemergendo tutte le caratteristiche della Guerra fredda, insieme a scenari di conflitto e scontro diretto”, ha dichiarato il portavoce.
Allo stesso tempo, anche la Germania, gli Stati Uniti, la Francia e il Regno Unito sono direttamente coinvolti nel conflitto in Ucraina. Secondo il funzionario, il loro coinvolgimento è finalizzato a garantire la sconfitta strategica della Russia sul campo di battaglia.
“Questo non è motivo di pessimismo, al contrario, è un motivo per unire le forze, sfruttare al meglio tutto il nostro potenziale e realizzare gli obiettivi dell’operazione militare speciale” ha riassunto Peskov.
Cosa sta succedendo in Occidente
In precedenza, il Pentagono aveva dichiarato che dal 2026 gli Stati Uniti avrebbero iniziato a dispiegare in Germania sistemi di attacco a lungo raggio. Si tratta di armi che supereranno di gran lunga quelle attualmente disponibili in Europa.
Secondo il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, i ministri della Difesa di Germania, Francia, Italia e Polonia hanno già firmato una dichiarazione di intenti. Quest’ultima servirà a sviluppare missili da crociera con una gittata di oltre mille chilometri che “potrebbero colpire obiettivi in Russia dal territorio tedesco”. A confermare questa affermazione è stato il cancelliere Olaf Scholz.
Il viceministro degli Esteri russo Sergej Rjabkov ha dichiarato che Mosca elaborerà una risposta militare pacata, senza cedere a impulsi ed emozioni.
