Quanti tipi di stanchezza esistono?
Gli autori di un modesto studio hanno identificato due tipologie di stanchezza. La prima è quella reversibile e può essere eliminata nel momento stesso in cui si manifesta. La seconda è irreversibile. In questo caso, per affrontarla è necessaria una lunga pausa oppure un sonno di sette o otto ore.
Per scoprire come e quando si manifestano le diverse forme di stanchezza, i ricercatori hanno analizzato la propensione al lavoro dei soggetti nel corso della giornata. Ai 36 partecipanti è stato chiesto più volte di stringere il più forte possibile uno speciale dispositivo nella mano e in cambio ricevere denaro per ogni stretta o fare una pausa . L’idea era quella di far scegliere alle persone tra lavoro e riposo. Nella vita reale, ciò significherebbe decidere tra il dedicare 15 minuti a un’attività lavorativa e il non fare nulla per lo stesso periodo di tempo.
Dopo ogni compressione del dispositivo, i partecipanti all’indagine erano sempre più stanchi, perdendo in altre parole la motivazione. Tuttavia, dopo diverse pause per riposare, hanno continuato a lavorare. Sebbene continuassero a percepire la fatica che si accumulava durante l’esperimento, alla fine dell’esperimento facevano meno fatica per lo stesso compenso. Gli scienziati hanno suggerito che, al termine dello studio, ai partecipanti avrebbe dovuto essere promesso più denaro per ogni stretta, perché con l’avanzare della giornata e il crescere della stanchezza, il valore del riposo diventa superiore a quello del lavoro. Questo spiega perché ci sentiamo molto meno motivati alle 17.00 rispetto alle 11.00, anche se svolgiamo lo stesso compito e facciamo regolarmente delle pause.
Come riconoscere i tipi di stanchezza e gestire il problema
Stanchezza reversibile
Alcuni dei partecipanti allo studio si sono stancati rapidamente e hanno scelto pause più frequenti e più brevi per riprendersi e tornare al proprio incarico. Altri, invece, hanno lavorato più a lungo senza riposare e hanno fatto pause meno frequenti ma più lunghe. Queste differenze illustrano le due possibili forme di stanchezza reversibile.
Se fai parte del primo gruppo e consumi rapidamente le energie, cerca di dividere la giornata in piccoli segmenti lavorativi con pause brevi e regolari.
Se invece rientri nel secondo gruppo e mantieni la concentrazione a lungo per poi necessitare di un lungo riposo, assicurati che il tuo piano di lavoro preveda una pausa più lunga, come ad esempio una pausa pranzo di un’ora o una passeggiata nel parco.
In ogni caso, è importante non trascorrere le pause, brevi o lunghe che siano, sui social network, che, stando agli autori dello studio, talvolta richiedono un dispendio di energie pari a quello richiesto dal lavoro. È consigliabile andare a prendere un caffè, pranzare, fare una passeggiata o chiacchierare con un collega: tutte attività che contribuiscono a smaltire la stanchezza reversibile.
Stanchezza irreversibile
Come lascia intendere lo stesso nome, questo tipo di stanchezza è molto più difficile da gestire rispetto al primo. A differenza della stanchezza reversibile, quella irreversibile è associata a un naturale calo di motivazione che si accumula nel corso della giornata, nonostante le pause. L’unico modo per liberarsi di questa condizione è dormire bene.
Tuttavia, se sei ancora a metà giornata e hai un incarico importante da portare a termine, ma ti sembra di essere a corto di energie, prova a pensare a un modo per ricompensarti per i tuoi sforzi. Questo esperimento consente agli esperti di confermare che l’aumento della remunerazione in denaro ha determinato una maggiore propensione al lavoro nei soggetti interessati, anche in condizioni di stanchezza irreversibile.
Un po’ come avviene con la linea d’arrivo. Quando gli atleti corrono una maratona, prima rallentano gradualmente, per poi accelerare quando vedono il traguardo. Il pensiero di una ricompensa alla fine di una giornata impegnativa, come ad esempio una gustosa cena al ristorante, guardare il proprio programma televisivo preferito o qualcos’altro che sia piacevole, stimolerà la motivazione. Questo ti aiuterà a portare a termine il tuo lavoro nonostante la stanchezza.