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5 concetti della filosofia giapponese per gestire al meglio la propria vita

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Cerca di catturare lo spirito dell’omoiyari o inizia a praticare l’omotenashi.

La cultura giapponese è una straordinaria combinazione di tradizione e visione moderna del mondo.  Il Giappone, in quanto Nazione insulare e isolata, ha attraversato migliaia di anni di evoluzione, dando vita a una cultura davvero unica nel suo genere.

Questi sono solo alcuni dei brillanti e affascinanti concetti filosofici, la cui comprensione e successiva messa in pratica vi aiuterà a prendere in mano le redini della vostra vita e a fare scelte più consapevoli.

1. Shu-ha-ri

Questo termine trae origine dall’arte marziale giapponese dell’aikido, si riferisce a un metodo di apprendimento e padronanza di nuove pratiche e si compone di tre componenti principali:

  • “Shu” – osservare. In questa fase, si apprendono con obbedienza le basi e si osservano le regole.
  • “Ha” – rompere. Una volta apprese le nozioni di base, si può iniziare a sperimentare e a creare le proprie regole.
  • “Ri” – andare oltre. In questa fase, mettiamo in moto la nostra creatività e applichiamo le nostre competenze.

Ecco come il maestro di aikido Endo Seishiro descrive questo principio: “Durante lo «shu», ripetiamo tutte le tecniche e i metodi di base affinché il nostro corpo li interiorizzi come se fossero innati  in noi. Rimaniamo fedeli a questi fondamenti. Nella fase successiva «ha», introduciamo le nostre innovazioni. A questo punto è consentito rompere e non rispettare le regole di base.  Infine, nella fase «ri», abbandoniamo le nozioni di base e sfruttiamo la nostra creatività per agire seguendo il nostro cuore e la nostra mente, senza mai oltrepassare i limiti”.

2. Kaizen

Questo concetto si basa sull’idea del continuo miglioramento mediante piccoli cambiamenti in positivo. I giapponesi hanno iniziato ad utilizzare questo approccio in maniera diffusa durante il periodo di ricostruzione dopo la Seconda Guerra Mondiale.  Si ritiene che sia stato introdotto per la prima volta alla Toyota, e che poi la pratica sia stata ripresa da altre aziende giapponesi.

Nel mondo degli affari, il kaizen è utile su diversi livelli: dalla produzione al lavoro in team e con i clienti. Il kaizen permette una crescita personale, cambiando la propria vita in meglio in piccoli passi, come ad esempio l’adozione graduale di abitudini salutari.

3. Ikigai

Questo termine giapponese è composto da “iki” per “vita” e “gai” per “significato, valore”. Combinati insieme, sottintendono  ciò che rende la nostra vita degna di essere vissuta.

Ecco cosa afferma la psicologa giapponese Michiko Kumano a proposito: “Provare ikigai significa di solito sentire la pienezza interiore e la profonda soddisfazione che ci accompagnano quando facciamo ciò che amiamo. I doveri non permettono di ottenere l’ikigai: lo si può ottenere solo rimanendo spontanei e facendo ciò che noi stessi desideriamo fare”.

Si ritiene che la filosofia dell’ikigai possa essere una delle ragioni della longevità della popolazione di Okinawa.

4. Omotenashi

Tale filosofia dell’ospitalità afferma che ogni forma di premura deve nascere dal cuore. L’ omotenashi è una parte fondamentale della cultura giapponese ed è fortemente radicata nella società. Le persone che praticano questo approccio hanno piacere di impegnarsi e di aiutare gli altri, senza chiedere nulla in cambio.

5. Omoiyari

L’omoiyari può essere descritto come la capacità di comprendere i sentimenti e le vicende personali degli altri, nonché le circostanze che li circondano.

L’autore di “Omoiyari, L’arte giapponese di prendersi cura degli altri“, Erin Niimi Longhurst, spiega così questo concetto filosofico: “È una forma di interessamento altruista in cui ci si mette nei panni dell’altro, si osserva il mondo attraverso i suoi occhi, si cerca di anticipare i suoi bisogni e ci si comporta in modo da farlo sentire a suo agio e felice”.