La carriera dei sovietici: dalla scuola alla pensione in un unico posto. Ma come si trovava lavoro all’epoca?
Lavoro di distribuzione
I giovani specialisti, appena diplomati in un istituto o in una scuola tecnica, non avevano difficoltà a trovare un impiego. Un’apposita commissione, sulla base delle richieste di ministeri e imprese, assegnava loro dei lavori già prima del diploma. Nel 1933 apparve il primo sistema di distribuzione. Il Decreto del Consiglio dei Ministri dell’URSS vietava l’impiego di giovani non in possesso di una specializzazione; inoltre, la mancata presentazione sul luogo di lavoro o il lavoro autonomo erano una violazione della legge. Secondo tale documento, i giovani dovevano lavorare per cinque anni nella distribuzione, periodo ridotto a tre anni negli anni Sessanta, mentre i diplomati delle scuole tecniche non potevano accedere agli istituti senza aver lavorato per tre anni in fabbrica.
Non sempre, però, i giovani venivano mandati a lavorare nel loro luogo di residenza. In caso di trasferimento, i datori fornivano ai nuovi dipendenti un alloggio, pagavano il viaggio e il trasporto dei beni. I lavoratori ricevevano un’indennità in denaro e, se venivano trasferiti nell’Estremo Nord o vicino il territorio di Chabarovsk, ricevevano anche una diaria. Molti non erano contenti di tale sistema, infatti, nel 1959 a Leningrado 130 persone si opposero al trasferimento. Tuttavia, ciò non li esentò dal doversi recare nel posto di lavoro. Per molto tempo, il rifiuto e la mancata presentazione in sede costituirono un reato penale e, all’inizio degli anni Sessanta, i giovani ricevevano il diploma solo dopo aver lavorato per diversi anni nella distribuzione.
Naturalmente, non tutti si trasferivano dall’altra parte dell’URSS. Le donne con un figlio piccolo venivano assunte nel luogo di residenza del marito o dei genitori, e i coniugi, che terminavano contemporaneamente gli studi, venivano assunti nella stessa città o regione. Tuttavia, molto spesso questi stratagemmi venivano usati per evitare il trasferimento, causando l’indignazione dei funzionari.
Richieste mirate di specialisti
In alcuni casi, però, ai laureati venivano inviate richieste di collocamento personalizzate, in seguito al completamento di uno stage. Alcuni datori di lavoro fecero assegnazioni mirate a candidati specifici, che avevano iniziato a lavorare in un’organizzazione o in una regione già durante gli studi.
Lavoro nelle fabbriche
I cittadini sovietici che svolgevano un mestiere potevano ottenere un lavoro senza le commissioni di distribuzione. Bastava rivolgersi a un ufficio del lavoro, all’ufficio del personale di un’impresa o scrivere un annuncio su un giornale.
Trent’anni in un unico posto
Non erano rari i casi in cui si svolgeva un unica mansione per tutta la vita. Infatti, i frequenti cambi di lavoro e l’ozio erano disapprovati: tutti i sovietici dovevano essere impegnati in attività utili durante le ore di lavoro.