Truppe russe

Sapevi che le truppe russe sono state a Roma?

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«La gioia con la quale la popolazione ci ha accolti rende il più grande onore e gloria ai russi. Dalla Porta di San Giovanni fino agli alloggi militari, entrambi i lati delle strade erano costellati da filistei di entrambi i sessi », ricordò il tenente Pëtr Balabin.

Ciò accadde nel corso del conflitto con la seconda coalizione antifrancese negli anni 1798-1802. All’inizio della campagna, i francesi avevano sottomesso quasi tutta l’Italia.

Russia, Austria e Gran Bretagna non potevano permettere una tale espansione dell’influenza francese. La penisola appenninica divenne così un feroce campo di battaglia.

L’esercito russo del brillante feldmaresciallo Alexander Suvorov combatté con successo nel nord Italia, mentre la flotta russa, sotto il comando dell’altrettanto talentuoso ammiraglio Fёdor Ušakov operò nel Mar Mediterraneo e sbarcò truppe sulla costa meridionale.

Grazie a uno di questi sbarchi, nel maggio 1799, i francesi persero il dominio su Napoli. In autunno, poi, fu la volta di Roma.

Il distaccamento del colonnello Anton Skipor avanzò verso la Città Eterna con 800 baionette. A Roma, oltre ai duemila francesi di guarnigione,  si trovavano squadre di repubblicani locali filofrancesi.

Tuttavia, quando il nemico venne a conoscenza dell’avvicinamento russo, si arrese immediatamente. Ma, non lo fecero davanti a Ušakov, bensì agli inglesi dello squadrone di Horatio Nelson che operavano in quell’area.

L’ammiraglio risentito ordinò a Skipor di recarsi a Napoli, ma ben presto ricevette la richiesta dei cardinali di inviare comunque soldati russi a Roma per mantenere l’ordine. Ciò accadde l’11 ottobre 1799.

«La gioia con la quale la popolazione ci ha accolti rende il massimo onore e gloria ai russi. Dalla Porta di San Giovanni fino agli alloggi militari, entrambi i lati delle strade erano costellati da filistei di entrambi i sessi. Anche se con fatica le nostre truppe sono riuscite a passare. “Viva Paolo primo! Viva i moscoviti!”, acclamavano dappertutto applaudendo », raccontò il tenente Pёtr Balabin.

I russi rimasero in città per qualche tempo e poi si misero in viaggio verso per liberare Malta dai francesi.