Cinque fatti interessanti sul sistema scolastico nell’URSS

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L’istruzione per gli studenti delle scuole superiori sovietiche è stata a pagamento per un breve periodo e le uniformi scolastiche sono apparse solo dopo la Grande guerra patriottica. Scopri alcuni fatti interessanti sul sistema scolastico nell’URSS. 

1. Non solo per bambini

Anche gli adulti frequentavano la scuola attraverso un sistema di scuole serali creato appositamente per chi lavorava durante il giorno. Prima della Rivoluzione, per gli adulti esistevano solo circoli e ricreatori con corsi di istruzione generale. 

2. Istruzione a pagamento

Dal 1940 al 1956, gli studenti delle scuole superiori sovietiche dovevano pagare delle tasse scolastiche che si aggiravano sui 150-200 rubli all’anno. I giornali spesso sottolineavano come queste tasse coprissero solo una parte dei costi dell’istruzione. 

3. Educazione separata

Dal 1943 al 1954, i ragazzi e le ragazze studiavano separatamente in molte scuole sovietiche, soprattutto nelle grandi città industriali e nelle capitali delle repubbliche. Si riteneva che questa suddivisione migliorasse la disciplina degli studenti. 

4. L’uniforme scolastica

Nel 1918 l’uniforme scolastica fu abolita, da un lato per evitare che fosse associata ai ginnasi pre-rivoluzionari, dall’altro per la povertà diffusa che rendeva difficile per molte famiglie permettersi tali divise.

Furono reintrodotte solo nel 1947, finché negli anni Ottanta non si diffusero nuove divise per ragazze con opzioni diverse in base all’età: le ragazze della scuola media indossavano abiti marroni e grembiuli (neri per i giorni feriali e bianchi per i giorni di festa), mentre le ragazze della scuola superiore potevano indossare un completo blu a tre pezzi composto da gonna, gilet e giacca. 

Tuttavia, l’uniforme era obbligatoria: uno studente poteva essere mandato a casa sia per non averla indossata, anche se per un valido motivo, sia se aveva un aspetto trasandato. Ad esempio, il fatto che la divisa non si fosse asciugata in tempo dopo il lavaggio non esentava lo studente dal portarla.

5. Esperimenti educativi

Negli anni Venti e Trenta, molte scuole sovietiche sperimentarono nuove metodologie di insegnamento, tra cui il “Piano Dalton”. Questo sistema scolastico non prevedeva lezioni tradizionali: gli alunni lavoravano in gruppo o individualmente e gli insegnanti svolgevano quasi il ruolo di consulenti. 

Nel libro Il diario di Kostja Rjabtcev di Nikolaj Ognev, il protagonista descrive il programma come un sistema in cui “lo studente deve imparare tutto da solo”. Gli alunni avevano un mese di tempo per completare i compiti assegnati, da svolgere a scuola o a casa.