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Comunica con successo: tre strategie pratiche

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Strategie di comunicazione semplici e alla portata di tutti.

Forse questa situazione ti è familiare. Si espone un’idea, un pensiero o un sentimento complesso e l’interlocutore pare annuire, ma quando gli si chiede cosa ne pensa, si riceve in cambio uno sguardo confuso. Questo malinteso può verificarsi in qualsiasi situazione: in una conversazione privata e durante un discorso in pubblico. Con tre semplici regole si può evitare l’imbarazzo e comunicare chiaramente il proprio punto di vista.

  • Esprimere non più di tre pensieri alla volta

La nostra memoria a breve termine è limitata. Alcuni studi hanno stabilito che siamo in grado di ricordare da tre a cinque elementi significativi per volta.

Se hai mai provato a memorizzare un numero di telefono, saprai già come funziona. È raro che qualcuno riesca a imparare l’intera sequenza in un’unica volta. Di solito le persone suddividono il numero di telefono in più parti e tentano di creare delle associazioni utili a mantenerlo impresso nella memoria.

La stessa cosa accade per le idee. Una volta raggiunto il limite, il cervello dovrà cancellare le vecchie informazioni dalla memoria a breve termine prima di inserirne di nuove. Pertanto, in una conversazione, cerca di esprimere non più di tre concetti diversi, affinché sia tu che il tuo interlocutore possiate concentrarvi su ciò che viene detto.

  • Spiegare le idee in tre modi differenti

In questo modo l’interlocutore potrà farsi un’idea completa di ciò che si vuole comunicare. Tra i metodi migliori per ottenere questo risultato vi è il ricorso alle metafore. Queste ultime, infatti, coinvolgono le strutture neurali preesistenti che si sono formate in seguito ad esperienze di apprendimento precedenti, favorendo l’assimilazione delle nuove informazioni.

Un insegnante di fisica, ad esempio, potrebbe spiegare il concetto di Universo in espansione utilizzando l’immagine del pane all’uvetta che lievita durante la cottura in forno. Tale metafora consente agli studenti di trovare dei parallelismi rispetto alle informazioni che già conoscono o alle esperienze passate e di acquisire facilmente le nuove nozioni.

Ciò non deve indurre a pensare che questo approccio semplifichi i concetti e le teorie. Semplicemente questi diventano più vicini alla realtà dell’interlocutore, e quindi più comprensibili. Ulteriori efficaci strategie sono costituite dagli esempi, dalle analogie e dalle rappresentazioni visive delle informazioni.

  • Ribadire il concetto principale per tre volte

La ripetizione aiuta a estrarre le informazioni chiave e a “trasferirle” dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine.

Affinché i risultati dello studio siano ottimali, è necessario fare delle pause tra una ripetizione e l’altra. Basti pensare a quando hai dovuto imparare un numero di telefono o un argomento d’esame. Se ripassavi il materiale una settimana dopo la prima ripetizione, questo risultava ben saldo nella tua memoria. Ciò accade perché le strutture neurali che immagazzinano le informazioni hanno avuto il tempo di svilupparsi e rafforzarsi.

La ripetizione rimane un ottimo ausilio anche nelle conversazioni a tu per tu, qualora non si abbia il tempo di fare una lunga pausa. Specialmente se si vuole comunicare un’idea complessa. Ogni volta che ripeti qualcosa, stai suggerendo al tuo interlocutore che si tratta di un’informazione importante e che occorre prestare attenzione. Ecco perché cantautori, relatori e scrittori ricorrono spesso alla ripetizione.

Tuttavia, non bisogna considerare queste strategie come una rigorosa procedura da seguire passo dopo passo e rendere il proprio discorso una sorta di modello da seguire in tutti i suoi punti. Al centro di qualsiasi tipo di comunicazione vi è la connessione con l’interlocutore. L’obiettivo della comunicazione non è impressionare l’interlocutore con una metafora profonda o un commento sarcastico azzeccato. Si tratta di costruire una connessione profonda con l’altro grazie alla quale capirai quale strategia utilizzare per risultare comprensibile.