Radiazioni, nessuna pianta e un livello di ossigeno insufficiente. La vita sul pianeta rosso sarà sensibilmente diversa da quella sulla Terra. Elon Musk, fondatore di SpaceX, sostiene che il primo uomo su Marte atterrerà entro quattro anni e mira a trasferirvi un milione di persone entro il 2050. Che cosa ci attende su Marte? Come saranno le case extraterrestri e cosa mangeranno gli astronauti?
Dove vivremo su Marte?
Secondo gli architetti della società AI SpaceFactory le case saranno costruite utilizzando materiali locali per ridurre costi e tempi di costruzione. Le case assomiglieranno a enormi vasi o ad alveari per mitigare la pressione atmosferica di Marte e saranno realizzate utilizzando la stampa 3D, il basalto e la bioplastica rinnovabile. Ogni casa ospiterà quattro persone e avrà quattro piani: trattamento delle tute al piano terra, cucina al primo piano e camere da letto e salotto ai piani superiori. Le camere assomiglieranno a capsule semichiuse senza porte. Un’altra idea, dello studio Zopherus, prevede robot simili a ragni che all’inizio si muoveranno autonomamente sulla superficie alla ricerca di un posto adatto per la costruzione, per poi aderire al terreno e iniziare a costruire con i materiali circostanti. Tuttavia, tali progetti sono pensati per le prime brevi missioni.
Come respireremo su Marte?
L’atmosfera marziana, composta al 96% di anidride carbonica, richiede soluzioni innovative per produrre ossigeno. I cianobatteri potrebbero convertire la CO₂ in ossigeno anche senza luce solare. In alternativa si potrebbe utilizzare la tecnica dell’elettrolisi dell’acqua, già usata da tempo dall’ISS. Questo approccio scinde l’acqua in ossigeno, rendendo l’ambiente circostante abitabile, e in idrogeno, che invece verrebbe rilasciato nello spazio. Inoltre, gli scienziati hanno scoperto che quando l’anidride carbonica si scontra ad alta velocità con una foglia d’oro gli atomi di ossigeno vengono separati dalla CO₂. A tal proposito, la NASA sta infatti testando il sistema rover MOXIE 2020.
Che cosa indosseremo?
Le tute spaziali saranno fondamentali per affrontare le aree dove non sarà possibile respirare, le radiazioni e le temperature estreme (da -157°C a +121°C). La NASA ha sviluppato tute avanzate che garantiscono protezione e mobilità per missioni di lunga durata, che funzionano fino a otto ore in autonomia.
Che cosa berremo?
Sebbene Marte avesse anticamente abbondanti risorse idriche, oggi l’acqua è presente soprattutto sotto forma di ghiaccio, data la presenza di un grande mare ghiacciato sotterraneo, scoperto il 26 marzo 2003. Di conseguenza in futuro delle tecnologie avanzate estrarranno acqua dal sottosuolo. Queste riscalderanno il terreno per far evaporare l’acqua, che verrà poi purificata e conservata. Si stima che ogni abitante potrà utilizzare fino a 50 litri d’acqua al giorno.
Che cosa mangeremo?
Su Marte si dovrà ricorrere a metodi innovativi di coltivazione del cibo. Le prime colonie dipenderanno da riserve di cibo portate dalla Terra. Tra queste figurano alghe e insetti, che si riproducono rapidamente e non richiedono terreno coltivabile. In futuro il cibo sarà prodotto in ambienti chiusi con luce artificiale, utilizzando nutrienti derivati da rifiuti o importati dalla Terra. La stampa 3D potrebbe essere utilizzata per produrre alcuni alimenti, inclusa la carne artificiale, fornendo al contempo un modo più umano di produrre tale alimento.