tempeste magnetiche

Le tempeste magnetiche e la loro influenza sulla vita delle persone

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Gli scienziati del Laboratorio di astronomia solare dell’Istituto di Ricerca Spaziale e dell’Istituto di Studi sul Sole e sulla Terra dell’Accademia Russa delle Scienze avevano previsto che il 7 novembre 2024 si sarebbe verificata una tempesta magnetica. Ma di che cosa si tratta e quali pericoli comporta?

Le tempeste magnetiche

Le tempeste magnetiche, causate dalle eruzioni solari, sono forti perturbazioni del campo magnetico terrestre e possono durare da poche ore a diversi giorni. Oltre alle ripercussioni sui satelliti e sulle tecnologie terrestri, influenzano anche la vita e la salute umana.

Cosa genera le tempeste magnetiche

Sul Sole si trovano le macchie solari, zone con temperature più basse sulle quali si formano aree di particolare attività magnetica, che generano nubi di particelle magnetiche. Raggiungendo la Terra, queste ne influenzano il campo magnetico mettendo fuori uso i dispositivi elettronici.

Gli effetti sull’uomo

La medicina basata sull’evidenza mette ancora in dubbio che le tempeste geomagnetiche possano influenzare la salute. Data la lontananza del tempo meteorologico spaziale, queste hanno un impatto minimo sull’uomo rispetto, ad esempio, all’attività fisica quotidiana.

Tuttavia, secondo Tamara Breus, ricercatrice di punta del Laboratorio di Meteorologia Spaziale, le cellule del corpo umano hanno una carica elettrica e pertanto reagiscono ai cambiamenti del tempo spaziale. Quindi, se la frequenza delle oscillazioni del campo geomagnetico è di uno o due secondi, analogamente al ritmo del battito cardiaco, le persone affette da patologie cardiovascolari potrebbero vedere peggiorata la loro condizione. Questo spiega perché circa il 70% di ictus, infarti e crisi ipertensive si verificano durante le tempeste magnetiche.

Secondo vari studi, le tempeste magnetiche possono causare:

  • rallentamento del flusso sanguigno capillare con conseguente carenza di ossigeno nei tessuti;
  • peggioramento delle patologie legate alla pressione;
  • insonnia;
  • tachicardia;
  • emicrania;
  • acutizzazione di condizioni associate alle malattie muscolo-scheletriche.

La catastrofe del XIX secolo e l’isolamento da Internet

La più forte tempesta geomagnetica della storia si verificò il 1° settembre 1859. Secondo la rivista National Geographic, un evento simile ora potrebbe lasciare per mesi milioni di persone senza luce, acqua potabile, fognature, riscaldamento, aria condizionata, linea telefonica, medicinali e prodotti alimentari deperibili.

Alla conferenza sulle telecomunicazioni dell’agosto 2021, la ricercatrice statunitense Sangeetha Abdu Jyothi ha presentato un rapporto intitolato “Tempeste geomagnetiche: prepararsi all’apocalisse di Internet”, sostenendo che con il verificarsi di una tempesta il pianeta verrebbe disconnesso da Internet a causa della distruzione dei cavi sottomarini che collegano contenenti e Paesi. Inoltre, al momento il mondo sarebbe impreparato ad affrontare un’eruzione solare, data la scarsità dei dati riguardanti l’effettiva portata distruttiva di questo fenomeno.

Misure di prevenzione

Gli scienziati della NOAA e dell’Osservatorio Reale del Belgio monitorano e analizzano ogni giorno le macchie solari, registrandone le variazioni per valutare la probabilità di un brillamento solare diretto verso la Terra. Esistono già varie misure di protezione, tra cui l’installazione di dispositivi per preservare le apparecchiature più sensibili e per garantire il carico della rete.

Come proteggersi

Le persone a rischio dovrebbero:

  • ridurre gli sforzi fisici;
  • dormire almeno otto ore;
  • evitare lo stress;
  • passeggiare all’aria aperta;
  • rispettare il proprio regime farmacologico;
  • misurare regolarmente la pressione.