Smaltire la plastica in un campo elettrico?

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I ricercatori dell’Università statale di Vijatka hanno proposto un metodo per smaltire i rifiuti sanitari in plastica senza produrre sostanze tossiche. Secondo gli specialisti, un modo efficace per smaltire la plastica può essere la combustione in un campo elettrico. L’impatto garantisce la completa ossidazione della base idrocarburica del materiale da parte dell’ossigeno. La tecnologia proposta può diventare la base per nuovi impianti di incenerimento ad alta efficienza energetica.

Oggi, in tutto il mondo, i rifiuti seguono un’unica classificazione. Il metodo di smaltimento di un determinato rifiuto può essere calcolato in base alla sua origine, allo stato di aggregazione e, soprattutto, al materiale principale, dicono gli esperti.

La scelta del metodo

La scelta corretta del metodo di smaltimento dei rifiuti è importante per diversi motivi. In primo luogo, è necessario garantire che lo smaltimento dei rifiuti avvenga nella maniera più completa possibile. In secondo luogo, deve essere garantita la sicurezza dei prodotti finali di questo processo. Il mancato smaltimento di alcune classi di rifiuti può portare a gravi conseguenze ambientali, poiché, durante lo stoccaggio, le sostanze tossiche possono fuoriuscire dai materiali e penetrare nel suolo, nell’aria e negli organismi viventi.
Una delle tipologie di rifiuti più difficili da smaltire è la plastica e il suo contenuto. A seconda del tipo, vengono utilizzati diversi metodi fisici, chimici e termici per influenzare la catena polimerica e ottenere sostanze con una massa inferiore, hanno spiegato gli specialisti dell’Università statale di Vjatka.

La combustione

Secondo gli esperti, un gruppo particolare di rifiuti è costituito dai prodotti polimerici medici che richiedono una grande attenzione a causa del possibile contenuto di biomateriale. Il modo più efficace e sicuro per smaltirli è la combustione, che non avviene del tutto senza ulteriori interventi. La combustione convenzionale produce una grande quantità di prodotti di ossidazione incompleta: monossido di carbonio, formaldeide, fenoli e diossine cancerogene. Pertanto, gli esperti stanno sviluppando metodi per la “post-combustione” dei prodotti polimerici in anidride carbonica e acqua.
Gli scienziati dell’Università statale di Vjatka hanno proposto di incenerire prodotti polimerici medici in un campo elettrostatico. Secondo i dati sperimentali, questo approccio permette di ridurre le emissioni di monossido di carbonio del 20-30%, oltre ad aumentare la velocità di combustione dei rifiuti.

“Nel nostro lavoro utilizziamo un modello sviluppato di forno per l’incenerimento dei rifiuti che ci consente di simulare varie modalità e metodi di combustione utilizzati negli impianti termici industriali. Una caratteristica distintiva del nostro forno è la capacità di creare un campo elettrico di diversa configurazione nella zona di combustione”, ha spiegato il professore associato del Dipartimento di Ingegneria Fisica dell’Università statale di Vjatka Il’ja Zyrjanov.

In futuro

In futuro, oltre al miglioramento del metodo per smaltire la plastica in un campo elettrico, il team ha in programma di identificare modelli generali di cambiamento nei parametri di combustione di varie sostanze sotto l’influenza di un campo elettrico, nonché di sviluppare metodi per ottimizzare il processo di combustione nel suo complesso.